PERCORSO MONTI
Le 9 buche del percorso monti
PERCORSO MONTI: BUCA 1
Pro’s tips: i giocatori potenti stiano attenti a non far terminare il rotolo di un lungo tee shot in ostacolo d’acqua; evitate il bunker dietro al green, da cui si potrebbe avere una difficile uscita con alcune posizioni di bandiera.
Par 4 con area di partenza sopraelevata e fairway ampio in discesa, i mound di sinistra nascondono il campo pratica che è segnato come Area di penalita con divieto di gioco. Un piccolo ostacolo d’acqua attraversa tutta la buca a circa 50 da un green ampio, con un bunker alle sue spalle.
PERCORSO MONTI: BUCA 2
Pro’s tips: La buca puo essere affrontata con diverse strategie.Il giocatore medio lungo dopo un buon tee- shot sarà sicuramente tentato di rischiare il colpo al green, prestando a;enzione all’ ostacolo d’acqua che circonda il bersaglio.
Par 5 corto con una landing area dei tee-shot caratterizzata da un bunker d’erba e una grossa pendenza che potrebbe portare la palla verso sinistra. Il green con tre livelli è difeso da un ostacolo d’acqua su tutto il suo perimetro.
PERCORSO MONTI: BUCA 3
Pro’s tips: attenzione alle posizioni di bandiera a destra, oltre il bunker. Conviene giocare più verso il centro del green, soprattutto se siete ancora lontani col primo colpo, assecondando la sua naturale pendenza verso destra.
Par 4 con tee-shot un po’ impegnativo, fuori limite a sinistra e sponda in discesa verso la buca 2 Monti a destra. In gioco per i giocatori di media potenza un’ alta sponda e un bunker a destra della landing area del drive. Green ampio, con un bunker a sua difesa sul lato destro.
PERCORSO MONTI: BUCA 4
Pro’s tips: il secondo colpo al green, per i più potenti, o il terzo per gli altri giocatori incontra un anfiteatro naturale dietro al green che protegge sui colpi troppo lunghi e va sfruttato, evitando di finire corti e vedersi rotolare la palla verso l’ostacolo d’acqua davanti al green.
Par 5 impegnativo, soprattutto dai tee arretrati, con un tee shot che deve essere lungo e preciso. Il giocatore di media potenza arriverà in green con 3 buoni colpi, di cui il secondo molto preciso davanti all’ostacolo d’acqua che protegge il green.
PERCORSO MONTI: BUCA 5
Pro’s tips: sul secondo colpo, soprattutto se giocato non da vicino, sfruttate la sponda a destra del green, cercando quindi di non andare a destra dove si trova il bunker e successivamente l’ostacolo d’acqua.
Par 4 con area di partenza panoramica e molto rialzata. Landing area del primo colpo con ostacolo a sinistra e bosco a destra, però piuttosto ampio. Un green abbastanza pianeggiante accoglie i secondi colpi quasi sempre effettuati però con uno stance non in piano, difeso da un bunker a sinistra.
PERCORSO MONTI: BUCA 6
Pro’s tips: ai giocatori di media potenza, conviene eseguire un lay-up col secondo colpo prima dell’ostacolo e optare per un colpo al green con un bastone più aperto.
Par 4 tra le buche più complesse del campo. Dog leg a sinistra con un piccolo green difeso da un corso d’acqua. Un tee shot seppur preciso incontra un fairway ricco di pendenze che rende, anche per la salita e la distanza notevole, il secondo colpo al green molto delicato.
PERCORSO MONTI: BUCA 7
Pro’s tips: Prestate grande attenzione alla posizione della bandiera, in quanto con le posizioni lunghe potrebbe essere necessario giocare fino a due bastoni in più.
Par 3 corto caratterizzato dall’ampio green che una volta raggiunto, presenta un alto gradino al centro, suddividendolo in due livelli pronunciati.
PERCORSO MONTI: BUCA 8
Pro’s tips: con le posizioni di bandiera medio-lunghe, il giocatore con strategia difensiva potrebbe giocare uno o due ferri in meno verso il centro della pianoro corto del green.
Par 3 non lungo e esteticamente intrigante, reso interessante e non semplice dalle posizioni di bandiera al centro, sotto una sponda scoscesa o in fondo, in questo caso con una landing green area ridotta e i bunker davanti e dietro a difesa.
PERCORSO MONTI: BUCA 9
Pro’ tips: meglio indirizzare il tee-shot dei giocatori meno potenti sul lato sinistro del fairway, a destra la pendenza induce spesso rimbalzi fuori limite. Ai giocatori di media potenza, che non tirano al green, conviene un tee-shot sull’angolo del dog-leg e non un colpo verso destra a tagliare l’angolo: sarebbe un rischio notevole senza averne grandi vantaggi sul secondo colpo.
Par 4 con dogleg a novanta gradi, con un green senza sbalzi ma pendente quasi tutto da sinistra a destra. I giocatori molto potenti possono arrischiare un drive al green, ma solo accertandosi che questo sia libero (mandando avanti un compagno a vedere o usando la webcam).